Archeologia Preventiva
In Italia la disciplina normativa statale con particolare riguardo al Codice dei Beni Culturali e del Paesaggio emanato nel 2004 prevede lo svolgimento sistematico di attività di archeologia preventiva nell’ambito degli interventi di nuova fabbricazione di edifici.
Pertanto in questi anni una delle figure più importante formatasi sui cantieri è proprio quella dell’archeologo, che attraverso la sua professionalità, verifica la sussistenza di preesistenze archeologiche nel sottosuolo, in collaborazione con le autorità competenti (Soprintendenza).
Articolo Nove Arte in Cammino è una società che fra la gamma di servizi nell’ambito dei beni culturali offre anche il servizio di prestazione di professionalità nell’ambito delle attività di scavo archeologico e di archeologia preventiva.
L’attività più diffusa nell’ambito dell’archeologia preventiva attualmente resta la pianificazione di interventi di sondaggio preliminare del sottosuolo, mediante trincee e saggi di scavo limitati o estensivi, preliminari allo svolgimento di una nuova attività edilizia e propedeutiche ad ottenere la concessione edilizia di nuova costruzione, subordinata però al nullaosta delle autorità competenti (Soprintendenza).
In questi ultimi anni le autorità competenti hanno introdotto anche la disciplina dello scavo archeologico in sanatoria, che prevede lo svolgimento di limitate indagini di scavo sull’area dove si intende sanare la posizione edilizia di un fabbricato già costruito. Articolo Nove Arte in Cammino prevede anche questa tipologia di servizio, che viene svolto compatibilmente con le condizioni progettuali, e anche quello di assistenza archeologica, l’affiancamento dei nostri professionisti archeologi durante le fasi di scavo e sbancamento in occasione di nuove edificazioni.
Articolo Nove Arte in Cammino offre anche il servizio di verifica dell’impatto archeologico di un’area o di un sito compiendo un’indagine di raccolta di dati (sul terreno, bibliografici, archivistici) che permettono di analizzare e inquadrare, nei confronti del pubblico, la possibilità di comprendere, prim’ancora dell’avvio di un iter di nuova costruzione o di un investimento più ampio, il rischio archeologico dell’area su cui si prevede di intervenire con un’opera di nuova fabbricazione.